Castagne

Le castagne sono uno dei frutti stagionali più amati e consumati dalle famiglie italiane. Da non confondere con i Marroni, che sono il prodotto di una selezione della Castanea Sativa, la castagna normalmente intesa è il frutto “selvatico”, se vogliamo, meno pregiato ma, altrettanto, gustoso. Pol Henry, medico omeopata di Bruxelles, considerato, a tutti gli effetti, il padre della gemmoterapia, la branca della fitoterapia, che utilizza i tessuti meristematici di alberi e arbusti, fu il primo a interessarsi delle qualità nutritive e benefiche della castagna.

Già negli anni cinquanta, il famoso medico evidenziò i benefici del frutto per la cura dell'insufficienza arteriosa, della cellulite e come drenante. Ricche di carboidrati complessi, si approssimano ai cereali per valore nutritivo, combattono il colesterolo in eccesso e sono un valido aiuto per riequilibrare la flora batterica. Contengono vitamine, aminoacidi come l'acido aspartico, l'acido glutammico, arginina, serina e treonina e sono ricchissime di potassio, fosforo, zolfo, sodio, magnesio, calcio e cloro.

Nei mesi freddi, si usa arrostire le castagne su speciali piastre, per godere, una volta rimossa la buccia, della loro polpa dolce e pastosa, accompagnandole con un buon bicchiere di vino rosso o di vermut. Se ridotta in farina, la castagna è ottima per la preparazione di dolci, il più famoso dei quali è, certamente, il Castagnaccio. Quest’ultimo, si prepara aggiungendo acqua, olio, zucchero, pinoli, uvetta, noci e rosmarino. L’impasto ottenuto deve cuocere per un’ora circa in forno a 200 gradi prima di essere servito con ricotta, gelato o panna montata.